sabato 20 agosto 2011

God save McQueen

L'11 Febbraio del 2010 un uomo ricco e famoso, icona della moda british si suicida nella cabina armadio del suo appartamento lasciando un biglietto 'prendetevi cura dei miei cani, per favore!'.
Si tratta di Alexander McQueen, quarantenne, che si impicca con una cintura di cuoio, dopo essersi imbottito di droghe e sonniferi. Fino al 7 agosto era in corso una mostra al Metropolitan Museum di New York che metteva in scena la sua vita.

La carriera del designer era iniziata presto: a 16 anni lascia la scuola e inizia a lavorare nella sartoria di Savile Row ,da Gieves and Howkes, e anche in una sartoria teatrale; con tale esperienza lavorativa in mano inizia a conoscere i tessuti, sa finalmente cucire e realizzare un abito. A vent'anni è già a Milano a lavorare per Romeo Gigli. Ha però poi un ripensamento e decide di completare la sua formazione. Nel 1992 realizza la sua prima collezione che crea scalpore, ispirata e dedicata a Jack lo Squartatore.
Dal 2001 inizia a lavorare con Gucci, e nel 2003 collabora con la Puma per una nuova linea di scarpe da ginnastica.
Nel corso della propria carriera, McQueen ha vinto il riconoscimento di "stilista inglese dell'anno" per quattro volte dal 1996 al 2003, ed ha vinto il premio "stilista dell'anno" dal consiglio Fashion Designer Awards nel 2003.

Nel 2009 ha fabbricato le eccentriche scarpe Armadillo, indossate anche da Lady Gaga nel video della hit Bad Romance.
Isabella Blow, icona del fashion system e intima amica di Alexander, ha un ruolo importante nella sua vita, intima amica di Alexander e morta suicida nel 2007, ha permesso al giovane designer di iniziare la sua carriera.

Con la scomparsa di McQueen il mondo della moda perde uno dei suoi protagonisti più geniali e fantasiosi, che non si curava dei giudizi altrui e di chi lo considerava 'osceno' e 'trasgressivo' , che firmava creazioni da sogno che nascevano spesso da incubi. La sua morte ha lasciato un vuoto nel mondo della moda che non potrà mai essere colmato da nessun altro stilista.

By Lulu ©


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